giovedì 21 giugno 2018

GIORNO 11 #senonoraquandobiketour - Da Bolsena a Formello, domani 35km e l'arrivo a San Pietro


Parto stamattina alle 7 da Bolsena con l'intento di fare quanti più chilometri possibili per avvicinarmi a Roma. Alla fine saranno circa 103 km che riassumono e sintetizzano tutto ciò he si può trovare sulla Francigena: asfalto, ghiaia, terra e sabbia di sali scendi per raggiungere Formello. Risalgo la Cassia e dopo una deviazione su sterrato, arrivo a Montefiascone e capisco che sarà una giornata dura. La stanchezza accumulata comincia a farsi sentire per cui sulle salite me la prendo comoda mente sul piano o sterrato cerco di fare velocità. Da Montefiascone, panorama mozzafiato sul lago di Bolsena, inizio la discesa verso Viterbo e incontro diversi pellegrini a piedi. La percentuale di gente a piedi sul percorso, è aumentata molto negli ultimi giorni di viaggio. In tanti infatti preferisco percorrere almeno le ultime tappe fino a Roma per avere comunque intrapreso questa bella esperienza di cammino.

Arrivo a Viterbo dopo aver percorso un lungo sterrato, mi fermo a prendere un panino e frutta e riparto subito alla volta di Sutri non prima però di essere passato a Capranica dove mi fermo a rifocillarmi ma comincia a piovigginare. 
Parto lo stesso verso Sutri e la fortuna mi assiste, appena arrivato scoppia un temporale e mi salvo fermandomi in un bar ad aspettare che passi. Finito il temporale approfitto e provo a fare qualche km. L'umidità, causa la pioggia, è diventata altissima, attraverso Monterosi con i suoi campi da golf e mi fermo a visitare le piccole cascate di Monte Gelato. Percorro un sentiero di campagna abbastanza lungo che si addentra nel bosco e arrivo a Campagnano per mezzo di una non lunga ma irta salita che faccio per forza di cose spingendo la bici a piedi. Uscito da Campagnano mi rimangono gli ultimi 10 km di saliscendi con l'ultima impegnativa salita che dal Parco di Veio porta al centro di Formello
Molto carino il centro storico dove la fa da padrone il Palazzo appartenuto alla famiglia Chigi. All'interno trova posto in museo e l'ostello riservato ai pellegrini. È qui che colpisce la gentilezza e l'organizzazione dell'accoglienza (la migliore dell'intero viaggio per quel che mi riguarda) oltre a fare una deliziosa cena presso la Locanda degli Angeli dove il titolare Mauro, delizia gli ospiti con ottimi prodotti locali e una cortesia che non ha eguali sulla via Francigena. Davvero consigliato. Domani mattina ultimi 35 km per arrivare a San Pietro tramite la ciclabile del Tevere e che metteà la parola fine a questo lungo, faticoso ma entusiasmante viaggio attraverso l'Italia della via Francigena. A domani
Giovanni






Nessun commento:

Posta un commento