lunedì 12 novembre 2018

Corse noiose! Vietare i Misuratori di Potenza servirebbe. Parola di ciclista professionista

Quando Christian Prudhomme, direttore generale del Tour de France, ha dichiarato di aver richiesto all’UCI (Unione Ciclistica Internazionale) l’autorizzazione a  vietare l’utilizzo dei Misuratori di Potenza durante il Tour de France 2019 una delle domande che mi sono posto immediatamente è stata: “Chissà cosa ne penseranno i ciclisti?”.

Attraverso i social network ho contattato alcuni professionisti ed ex proessionisti sottoponendo loro questa domanda: “Cosa pensi di vietare l’uso dei Misuratori di Potenza in corsa? Veramente le renderebbe più imprevedibile?”.

Mi hanno risposto: Davide Rebellin (classe 1971) Campione che in carriera ha vinto moltissime corse tra le quali: un’edizione dell'Amstel Gold Race (nel 2004), tre della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004), oltre a una tappa al Giro d'Italia e Simone Sterbini (classe 1993) - giovane scalatore della Bardiani CSF Alè che da Under 23 ha vinto un titolo da Campione Italiano e da professionista una tappa al Giro d’Austria 2016.

Due ciclisti di due generazioni diverse. Eppure la risposta è stata sorprendentemente simile.

“Penso sia una buona cosa.  - afferma Davide Rebellin - Io mi alleno e corro senza il Misuratore di Potenza, un pò all' ‘antica’ . Il divieto penso possa portare qualche scompenso a chi è abituato ad allenarsi e correre col misuratore perché mancherà loro un riferimento. Penso sia più importante risentire le proprie sensazioni e basarsi su quelle, almeno in gara”.

  

Simone Sterbini mi ha risposto: “penso benissimo di questa cosa. Fino a qualche anno fa era un’abitudine per il semplice motivo che ancora i Power Meter ancora non esistevano . Ora paradossalmente diventerebbe una grande novità. E funzionerebbe sì... Basta pensare a quanti corridori oggi corrono con la testa bassa (a guardare il computerino della loro bicicletta ndr)”.

Vietare i Misuratori di Potenza renderebbe le corse ciclistiche dei professionisti più avvincenti ed imprevedibili? Sentendo il parere di Rebellin e Sterbini sembrerebbe proprio di sì.

Ringrazio Davide e Simone per la disponibilità.




1 commento:

  1. Io penso che nopn sarebbe così..... ma è anche vero che la UCI e la gente di ciclismo sono bravissimi a nuocere a questo sport e al suo mercato...... andiamo avanti così

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